La storia della canzone napoletana risale circa al 1500. In quel periodo vi erano musicisti e cantanti professionisti che giravano con dei carri per la città partenopea diffondendo melodie nuove e antiche che raccontando la vita, il sole di Napoli e tutti i sentimenti popolari. In questo modo permettevano di far conoscere e diffondere alla comunià questi capolavori musicali come oggi si fa attraverso la radio per le canzoni pop. Nacque così la “villanella alla napoletana” che conquistò l’Europa fino alla fine del 1700.
Successivamente nacque il Festival di Piedigrotta che era anticamente una festa religiosa ereditata dai Borboni. La sua nascita prettamente musicale risale alla metà dell’Ottocento decretando questo secolo come il secolo d’oro della canzone classica napoletana.

Agli inizi degli anni ’50 nasce il celeberrimo Festival della Canzone Napoletana (o Festival di Napoli) che segue lo sviluppo della canzone napoletana del novecento, pietra miliare della canzone italiana ed uno dei repertori più conosciuti all’estero.
Ancona è città d’arte, fervida di eventi culturali, madre del principe del belcanto Franco Corelli che fu più che degno interprete di queste immortali melodie non meno impegnative delle romanze operistiche.
Questo concerto per me molto è importante poichè sin da bambino ho respirato a pieni polmoni la cultura partenopea diventata, per quanto mi riguarda, una “droga” necessaria alla mia anima e al mio cuore.
Alessandro Moccia
Alessandro Moccia – tenore – è interprete del repertorio napoletano nel concerto:
CANTANAPOLI
Mercoledì, 12 agosto 2015, ore 21.30
Lucia Eusebi, soprano
Alessandro Moccia, tenore
Simone Grizi, violino/fisarmonica
Michele Scipioni, clarinetto
Adriano Taborro, mandolino
Meri Piersanti, pianoforte
ingresso libero